Falstaff

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Aprile 2025
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Trama

L'opera si svolge all'inizio del XV secolo.

Atto I

Scena: Windsor (Regno Unito).

Epoca: Regno di Enrico IV d'Inghilterra.

 

Quadro I

L'anziano e corpulento Sir John Falstaff, alloggiato con i servi Bardolfo e Pistola presso l'Osteria della Giarrettiera, progetta di conquistare due belle e ricche dame: Alice Ford e Meg Page. A questo scopo invia alle due comari altrettante lettere d'amore perfettamente identiche.

 

Quadro II

La circostanza scatena lo sdegno e l'ilarità di Alice e Meg che, insieme alla comare Quickly e a Nannetta, la figlia di Alice, innamorata del giovane Fenton, progettano una burla ai danni dell'impudente cavaliere, tale da togliergli la voglia di atteggiarsi ad ardente seduttore.
Entrano a questo punto due nuovi personaggi: il marito di Alice, Mastro Ford, e il pedante dottor Cajus, al quale Ford ha promesso la propria figlia Nannetta. Anch'essi, informati dai servi di Falstaff delle intenzioni del padrone, si preparano a contrastarlo ideando a loro volta uno scherzo all'insaputa delle donne.

 

Atto II

Quadro I

Mrs. Quickly reca a Falstaff un messaggio di Alice, la donna ha ricevuto la lettera e lo attende a casa «dalle due alle tre», l'ora nella quale il marito è assente.
Partita Quickly si presenta Ford, sotto il falso nome di signor Fontana, supplicando Falstaff di ricorrere alle sue rinomate arti amatorie per conquistare Alice, affinché la bella, perduta la sua virtù, decida finalmente di concedersi anche a lui.
Falstaff naturalmente accetta, sedotto anche dall'offerta di una ricca borsa, e confida al falso signor Fontana che fra una mezz'ora, non appena «quel tanghero di suo marito» sarà uscito di casa, Alice cadrà fra le sue braccia. Quindi va a vestirsi e a imbellettarsi per l'appuntamento galante.
Il gelosissimo Ford prima si dispera, poi decide di irrompere in casa propria con i suoi uomini per sorprendere gli adulteri.

Ma le donne fanno in tempo a nascondere Falstaff, recatosi pimpante all'appuntamento amoroso, dentro la cesta del bucato. Al suo posto, dietro un paravento, Ford scopre la figlia Nannetta, intenta a scambiare tenerezze con Fenton. Infine Falstaff viene gettato nel fossato sottostante tra le risa di tutti i presenti.

 

Atto III

Quadro I

Alice rivela al marito la verità e tutti – uomini e donne – si coalizzano per giocare a Falstaff l'ultima spettacolare burla: la comare Quickly lo convince a recarsi ad un secondo appuntamento con Alice e Meg, a mezzanotte, nel parco, travestito da Cacciatore Nero. Tutti si travestono da fate e folletti; nella divisione dei ruoli, a Nannetta tocca la splendida Regina delle fate ed il padre intende approfittare della confusione per sposare la figlia con il vecchio Dr. Cajus; mentre spiega il suo piano al dottore, indicando anche il travestimento che dovrà usare, viene udito per caso da Mrs. Quickly, che immediatamente avverte la giovane.

 

Quadro II

L'incontro galante si trasforma in «tregenda»: mascherati da creature fantastiche, tutti gli abitanti di Windsor circondano il panciuto seduttore, mentre una schiera di folletti (i bambini di Windsor) lo tormenta e lo costringe a confessare i suoi peccati.
Finalmente Falstaff riconosce il servo Bardolfo e comprende di essere stato, una volta ancora, burlato. Intanto Ford sposa quella che crede sua figlia Nannetta con il Dr. Cajus ma, tolto il velo si scopre che è invece Bardolfo! L'opera così finisce in allegria: Ford si rassegna, acconsente al matrimonio di Nannetta e Fenton e invita tutti a cena; e Falstaff – ritrovata l'antica baldanza – detta la morale della storia: «Tutto nel mondo è burla.»

Programma e cast

Commedia lirica – libretto di Arrigo Boito dalla commedia "Le allegre comari di Windsor"

e dal dramma "La storia di Enrico IV" di Shakespeare

Musica di Giuseppe Verdi

Marco Guidarini: direttore d'orchestra

Emanuele Gamba: regista

Maurizio Preziosi: maestro del coro

Orchestra e Coro del Teatro Goldoni

Nuova produzione e coproduzione del Teatro Goldoni e della SNG Opera Ljubljana

Teatro Goldoni

Il Teatro Goldoni è uno dei teatri storici del centro di Firenze. Sorge all'interno di una vasta isola urbana, compresa fra via Romana, via dei Serragli e via Santa Maria, che precedentemente era occupata dal convento di San Vincenzo d'Annalena.
 

Vero gioiello architettonico ottocentesco, è stato completamente restaurato e riaperto nel 1997. Atmosfera raffinata ed intima. Il Teatro è stato più volte luogo di eventi e di presentazioni prestigiose. La platea è svuotabile se la tipologia dell’evento dovesse richiederlo. Movimentazione del palcoscenico in relazione alle esigenze. Si accede da Via Santa Maria, 15.

 

Spazio calpestabile del palcoscenico:
m. 16,50 larghezza, m. 14 profondità (da sipario), m. 8.80 boccascena
Capienza platea: 143 posti
Capienza palchi: 178 posti
Area sala: m² 125

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