Ottone in villa
Marzo 2026 | ||||||
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Ottone in villa – Antonio Vivaldi | Opera
Una produzione de La Fenice
Presentata con sopratitoli in italiano e inglese
Trama
L'imperatore romano Ottone (si parla dell'Otone che succedette a Galba nel 69, "anno dei quattro imperatori") è legato sentimentalmente con Cleonilla, la quale però, volatile per natura, da tempo ha una relazione segreta con Caio Silio. Ottone, ingenuo, non sa nulla. All'inizio dell'opera questa relazione è a sua volta in crisi perché Cleonilla si è innamorata di Ostilio e si è ormai stancata di Caio. Ostilio è in realtà una donna, Tullia, la quale si è mascherata perché innamorata di Caio, che l'ha lasciata per Cleonilla tempo prima. Tullia progetta di uccidire Cleonilla per la gelosia, ma prima tenta di dissuaderla nell'intraprendere una relazione con Caio. Egli vedendo le due donne insieme travisa credendo che si tratti di un incontro romantico. Dunque Caio avverte Ottone, il quale gli ordina di uccidere Ostilio. Prima di eseguire l'ordine Ostilio rivela di essere Tullia. Cleonilla afferma di aver sempre saputo questo e si riconcilia con Ottone, salvando la reputazione e cavandosela a buon mercato. Egli le crede e l'opera si conclude con il matrimonio di Tullia e Caio. Tullia è felicissima, Ottone è tranquillo e anche Caio Silio se l'è cavata a buon mercato, come Cleonilla. Decio, che per tre atti ha vanamente tentato di avvertire Ottone delle varie tresche, rimproverato Caio e rimbeccato Cleonilla, è l'unico personaggio serio in questo dramma che, sull'onda dell'Incoronazione di Poppea, prevede che a trionfare non sia la virtù, ma il vizio (senza ovviamente alcun risvolto cruento).
Programma e cast
Direttore: Diego Fasolis
Regia: Giovanni Di Cicco
Orchestra La Fenice
I ruoli sono attualmente in fase di definizione e saranno annunciati al più presto.
Teatro Malibran
Il Teatro Malibran è un teatro veneziano. È noto soprattutto per la sua importanza in ambito operistico che ebbe tra ilXVII e il XVIII secolo, quando portava il nome di Teatro San Giovanni Grisostomo.
Nel 1849 con il ritorno degli austriaci a Venezia, dopo la famosa resistenza della città lagunare durata quasi un anno, tutti i maggiori teatri del Veneto chiusero per protesta, tranne il Malibran.
Dopo essere passato nuovamente di mano nel 1886, fu riaperto nel 1913, ma dopo una stagione lirica, fu nuovamente chiuso a causa di alcuni problemi di sicurezza. Fu riaperto per l'ennesima volta nel 1919 e per tutta quasi tutta la prima metà del secolo fu sempre attivo nella rappresentazione di opere, operette, nonché spettacoli cinematografici. Nel 1992 il Comune di Venezia acquistò il teatro e, dopo averlo restaurato e ampliato, lo rimise in attività. A seguito dell'incendio doloso che nel 1996 distrusse il Teatro La Fenice, l'orchestra di quest'ultimo palcoscenico passò provvisoriamente al Malibran, dove furono allestiti diversi spettacoli che rivalutarono l'antico teatro veneziano.
Notevolmente ricco di eleganti decorazioni, presentava cinque ordini di trenta palchetti e una platea vuota vasta, e la sua pianta distribuita tutta in lunghezza presentava una grandiosa struttura architettonica.
Trasporti
Vaporetto
dal Tronchetto - linea 2 direzione Rialto, San Marco e Lido
da Piazzale Roma e dalla Stazione dei treni ‘Santa Lucia’- linea 1 o linea 2 direzione Rialto, San Marco e Lido
se sei sulla linea 1, scendi a Rialto; Sant’Angelo, San Samuele o San Marco (Vallaresso) se sei sulla linea 2, scendi a Rialto o San Marco (Vallaresso)
dall’Aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia - servizio pubblico Alilaguna
se sei sulla ‘linea arancio’, scendi a Rialto se sei sulla ‘linea blu’, scendi a San Marco (Vallaresso)