Romeo e Giulietta (Balletto)

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Gennaio 2025
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Trama

 

Atto I

Scena I: Sorge l'alba e le strade di Verona iniziano a popolarsi di gente intenta nelle faccende quotidiane; nella folla si distinguono Romeo e Tebaldo, discendenti delle famiglie Montecchi e Capuleti (tra le quali da tempo sussiste una violenta faida) e gli amici del primo, Mercuzio e Benvolio. Tra i giovani scoppia un litigio che sfocia presto in una lotta a cui prendono parte tutti i cittadini; è il principe di Verona a porre fine alle ostilità, imponendo inoltre alle famiglie una tregua.

 

Scena II: In casa dei Capuleti si sta preparando una grande festa da ballo a cui prenderanno parte i notabili della città. Giulietta, la più giovane della famiglia, viene aiutata dalla sua nutrice a prepararsi, e le due colgono l'occasione per scambiarsi dispetti; i loro giochi vengono però interrotti da Donna Capuleti, la madre di Giulietta, che le impone severamente di comportarsi come si conviene. Poco dopo arrivano gli ospiti e il ballo ha inizio; nella folla, mascherati, si sono introdotti anche Romeo, Mercuzio e Benvolio. Giunge Giulietta: tra lei e Romeo nasce l'amore al primo sguardo; intanto la presenza di Romeo e le tenere effusioni tra i due non sfuggono all' invidioso Tebaldo, segretamente innamorato di sua cugina Giulietta. Al termine della festa, Romeo si nasconde nel giardino dei Capuleti e osserva Giulietta struggersi d'amore per lui: felice di essere ricambiato, il giovane le si palesa e i due danzano insieme una gioiosa danza d'amore.

 

Atto II

Scena I: L'indomani la città è in festa per la tregua fra le due famiglie. Nel mezzo dei festeggiamenti, Romeo rivela a Mercuzio e Benvolio il suo amore per Giulietta. I suoi amici appaiono disorientati, ma gli giurano di sostenere ogni sua scelta.

 

Scena II: Romeo e Giulietta vivono in gran segreto la loro storia d'amore, aiutati dalla nutrice e da Frate Lorenzo, un monaco che prende a cuore i due ragazzi e celebra il loro matrimonio segreto.

 

Scena III: I cittadini continuano a festeggiare. Intanto Tebaldo, ancora furioso per ciò che ha visto al ballo, cerca Romeo per sfidarlo a duello, ma questi rifiuta poiché il suo nemico è cugino di quella che è appena divenuta sua moglie. Tebaldo se la prende allora con i suoi amici: tra i tre nasce una lotta al termine della quale Mercuzio viene ucciso. Furibondo, Romeo decide di vendicare il suo amico e uccide a sua volta Tebaldo. La felicità dei cittadini è quindi infranta dal lutto per i due giovani, e tutti si riuniscono intorno ai loro corpi per piangerli.

 

Atto III

Scena I: Romeo, incolpato della morte di Tebaldo, deve fuggire dalla città: i due amanti si scambiano uno struggente addio. Subito dopo irrompono la nutrice e la madre di Giulietta, la quale impone alla fanciulla di sposare il nobile conte Paride: Giulietta rifiuta, scatenando le ire di Donna Capuleti. Rimasta sola, la ragazza piange la sua sventura.

 

Scena II: Giulietta si rivolge a Frate Lorenzo, il quale le propone di bere una pozione che la farà apparire morta in attesa del ritorno di Romeo, col quale poi fuggirà, allo scopo di evitare il matrimonio con Paride. Dopo un'iniziale resistenza, la ragazza acconsente.

 

Scena III: Sola nella sua stanza, Giulietta trascorre una notte insonne in preda all'esitazione e ai ripensamenti; alla fine, tuttavia, beve la pozione fatale. Al sorgere dell'alba la nutrice la trova nel suo letto, apparentemente morta: l'intera famiglia è sconvolta dal dolore, e un corteo di fanciulle viene a rendere omaggio alla povera Giulietta.

 

Atto IV - Epilogo

Giulietta viene deposta nella tomba di famiglia. Poco dopo giunge Romeo, il quale non ha ricevuto per tempo il dispaccio con cui Frate Lorenzo lo informava dell'inganno, e dunque crede la sua amata morta per davvero; sconvolto dal dolore, il giovane si avvelena a sua volta. Attimi dopo Giulietta si risveglia: per un attimo, vedendo il suo amato accanto a lei, gioisce; quando però si accorge della sua morte, decide di uccidersi a sua volta. La giovane si accascia morente accanto al suo amato, ponendo fine alla loro infelice storia d'amore.

Programma e cast

Orchestra del Teatro La Fenice
coreografia John Neumeier
direttore Markus Lehtinen

 

Hamburg Ballet

Teatro La Fenice

Fondato nel 1792, il Teatro La Fenice è stato nell’Ottocento sede di numerose prime assolute di opere di Rossini (Tancredi, Sigismondo,Semiramide), Bellini (I Capuleti e i Montecchi,Beatrice di Tenda), Donizetti (Belisario, Pia de’ Tolomei, Maria de Rudenz), Verdi (Ernani, Attila,Rigoletto, La traviata, Simon Boccanegra). 



Anche nell’ultimo secolo grande è stata l’attenzione alla produzione contemporanea, con prime mondiali quali The Rake’s Progress di Stravinskij, The Turn of the Screw di Britten, L’angelo di fuoco di Prokofiev, Intolleranza di Nono, Hyperion di Maderna e recentemente Entführung im Konzertsaaldi Kagel, Medea di Guarnieri, Signor Goldoni di Mosca, Il killer di parole di Ambrosini. 



Con una capienza di mille posti, un’ottima acustica (ulteriormente migliorata dopo la recente ricostruzione seguita al devastante incendio del 1996), un’orchestra e un coro stabili di 98 e 66 elementi, un ampio pubblico internazionale che si aggiunge all’assiduo pubblico locale, la Fenice si pone tuttora come centro produttivo di primaria importanza, con più di cento recite d’opera all’anno, un’importante stagione sinfonica affidata a direttori di calibro internazionale (ricordiamo le frequenti collaborazioni con Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Jeffrey Tate, Vladimir Temirkanov, Dmitrij Kitajenko, i cicli integrali delle sinfonie di Beethoven, Schumann, Brahms, Mahler e l’attenzione al repertorio contemporaneo, in particolare veneziano, con Nono e Maderna), spettacoli di balletto e concerti di musica da camera. 



La sala, di proprietà del Comune di Venezia, è gestita dalla Fondazione Teatro La Fenice, un ente di diritto privato che conta tra i suoi soci lo Stato italiano, la Regione del Veneto, il Comune di Venezia e numerosi soggetti pubblici e privati, che utilizza per le sue attività anche il Teatro Malibran, ex Teatro di San Giovanni Grisostomo, attivo dal 1678. 


Sovrintendente della Fondazione è attualmente Cristiano Chiarot, direttore artistico Fortunato Ortombina, direttore musicale principale Diego Matheuz, maestro del coro Claudio Marino Moretti.

 

Trasporti

vaporetto 
dal Tronchetto - linea 2 
direzione Rialto, San Marco e Lido 

da Piazzale Roma e dalla Stazione dei treni ‘Santa Lucia’- linea 1 o linea 2 
direzione Rialto, San Marco e Lido 

se sei sulla linea 1, scendi a Rialto; Sant’Angelo, San Samuele o San Marco (Vallaresso) s
e sei sulla linea 2, scendi a Rialto o San Marco (Vallaresso) 


dall’Aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia - servizio pubblico Alilaguna
se sei sulla ‘linea arancio’, scendi a Rialto 
se sei sulla ‘linea blu’, scendi a San Marco (Vallaresso)

 

Parcheggi

Ricordiamo che a Venezia si può arrivare con l’auto ma che in città non viene consentito il transito di auto, biciclette e motorini. 

 

Entrate 

ci sono due differenti tipologie di entrate: 
- l’entrata degli artisti con servizio di portineria, riservata al personale dipendente e agli artisti stessi; 
- l’entrata principale dalla quale hanno accesso il pubblico pagante


Ascensori 

Palchi, Galleria e Loggione si possono raggiungere con gli ascensori

Accesso per i disabili 

Il Teatro è accessibile secondo normativa. 

Ufficio stampa Teatro La Fenice
© Kiran West
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